Negli ultimi anni della propria vita, Monet si dedicò esclusivamente alla realizzazione di una lunga serie di quadri che raffigurano i fiori presenti nel giardino della sua tenuta di Giverny vicina ad un affluente della Senna, dove iniziò ad allestire un giardino di diretta ispirazione giapponese con un ponte ed uno stagno con ninfee, rose, iris, tulipani, campanule, gladioli, fiori, piante esotiche, glicini, salici piangenti e giochi d'acqua. In questo piccolo paradiso privato, Monet trascorse il resto della sua vita dipingendo questi fiori bianchi fluttuanti sulla superficie dell'acqua, creando delle vere e proprie sensazioni visive. Pochi luoghi furono studiati con tanta assiduità come lo stagno di Giverny: qui Monet pose il suo cavalletto proprio a ridosso degli aggruppamenti delle ninfee sulla superficie acquatica, suggerita soltanto dalle reciproche relazioni col cielo e gli alberi delle sponde che portano i riflessi capovolti.
Declinazoni:
Big (7x40 cm) - Small (4x40 cm)